mercoledì 31 ottobre 2007

Monday Night: Walton e Malone, Twin Towers inarrestabili!

Secondo appuntamento con il classico Monday Night stagionale, quarto appuntamento stagionale. Consueto nessun posto esaurito delle grandi occasioni e quintetti ben equilibrati: IFIMP, Kidd, Coach G., Bird e Shaq da una parte; Darknight74, Rodman, Paolo, Malone e Walton dall'altra.

Andamento davvero particolare: l'avvio di gara faceva pensare ad una travolgente cavalcata di Bird e compagni. 4-0 con una bella penetrazione lato sinistro di IFIMP, poi 10-2 e prima partita sempre in controllo che i coloured sono comunque riusciti a far propria solo all'ultimo canestro (20-17). Da quel momento, il quintetto avversario ha cominciato a prendere ritmo e grazie ad una serata continua e convincente delle Twin Towers, Paolo e Giampiero, ha messo letteralmente le mani sulla partita.

Dopo aver chiuso di una spanna il secondo incontro (22-20), nel terzo e nel quarto non c'è stata praticamente storia; la luce in attacco dei coloured si è progressivamente spenta e le due minisfide sono filate quasi senza opposizione reale. Un dato su tutti: la terza partita si è chiusa con un scarto in doppia cifra (20-8).

Da segnalare le pregevoli penetrazioni in gancio di Walton e un canestro sensazionale di Malone: lanciato in contropiede, Paolo ha affrontato Coach G. e con il corpo angolato quasi a 45° rispetto al canestro e l'inerzia che lo portava inesorabilmente fuori campo ha piazzato un morbidissimo jump in semigancio guadagnandosi l'highlight della serata. Ottimo Darknight74, grintoso e "rompi" come al solito nella fase difensiva, a suo agio anche in quella offensiva, con tanto di jump piazzato in faccia a Coach G.

Sull'altro versante, IFIMP molto appannato e destinato a vita grama se non svilupperà presto un tiro più affidabile e un ball handling più completo (ma qualcuno gli ha impedito per contratto di imparare a usare la mano sinistra?). Coach G. sugli scudi, molte iniziative sia da sotto che da fuori e sempre un occhio agli assist-spettacolo. Altalenante Bird, poco cercato all'inizio poi leggermente fuori ritmo al tiro. Malino al tiro Kidd, anche Shaq, per i suoi elevati standard, è apparso leggermente meno incisivo del solito.

martedì 30 ottobre 2007

7 giornata di campionato: il derby laziale

Avrei voluto scrivere il primo post commentando una bella prestazione della Virtus Roma, ma così non è.

Che partita deludente!
Deludente perchè la Lottomatica mercoledì ha dimostrato di avere grande carattere con il Panathinaikos fuori casa e poi stasera invece ha dato il peggio di se.

I parziali dei 4 quarti sono molto indicativi dell’andamento della gara:
1Q 6-23 -- 2Q 35-42 – 3Q 57-66 – 4Q 76-86

Roma ha dovuto inseguire per tutta la partita. Rieti è partita molto forte, sia in attacco che in difesa. Il 1 quarto Roma non ha visto il canestro, nel 2 è riuscita a ridurre un po’ il divario lasciando ai tifosi la speranza di vedere una reazione positiva nel corso del secondo tempo.
Effettivamente Roma ci crede e comincia il 3 quarto con maggiore decisione. Ma dura poco, fino a quando 2 tecnici e l’espulsione di Repesa non fanno ricadere Roma nel baratro e Rieti aumenta il vantaggio e se ne va. Roma è assolutamente in confusione e non riesce a reagire. Alla serata no dei giocatori della Virtus si aggiungono alcune scelte discutibili dell’allenatore nel finale di partita.
Passiamo ai tabellini:

Giachetti: inguardabile. Non riesce proprio a gestire la squadra
Fucka: ha giocato la sua onestissima partita, sempre forte e deciso su tutti i palloni. Ha giocato solo 17 minuti, 8 punti, 5 rimbalzi, 3 stoppate
Tonolli: in 6 minuti di gioco ha fatto 4 falli, si deve aggiungere altro?
Stefansson: in linea con la serata non ha giocato una partita brillantissima ma sicuramente tra i giocatori più concreti di questo inizio di stagione. Ha giocato 25 minuti, 11 punti, 5 rimbalzi.
Lorbek: mi è sembrato principalmente incostante. Il suo tabellino: 30 minuti, 16 punti, 12 rimbalzi, 1 stoppata.
Ray: non capisco se è ancora fuori dai giochi o non è ancora in forma. Guarda poco il canestro. In più stasera inspiegabilmente è stato tenuto fuori buona parte del 3 e 4 quarto, è entrato a 2 minuti dal termine. Ha giocato 23 minuti, 8 punti, ¼ da 2 e ¼ da 3 e ben 5 palle perse.
Hawkins: non è stata la sua serata. L’ho visto pesante, passeggiava per il campo e aveva grandissime difficoltà in difesa a tenere il suo uomo. In attacco a parte tirare da 3 non ha fatto altro. Ma come è possibile che un giocatore con il suo fisico non riesca a giocare uno contro uno e andare a canestro come una furia? Chissà! Ha giocato 32 minuti, 2 punti, ¼ da 2 e 0/5 da 3.
Gabini: anche questa sera ha dimostrato di voler fare tanto in campo, è su tutti i palloni non ha paura di gettarsi nella mischia. Deve migliorare ma sembra avere la fiducia di Repesa. Ha giocato 25 minuti, 11 punti, 3/5 da 3, 4 rimbalzi e 2 assist.
Ukic: mi piace, anche in questa gara non si è risparmiato. L’unico suo limite al momento è la scarsa esperienza, non riesce a cambiare il ritmo della gara (va sempre a 1000) e spesso i compagni non lo seguono. Forse stasera ha tirato un po’ troppo. Il tabellino: 32 minuti, 16 punti, 6/7 da 2 e 1/8 da , 5 assist.
Drejer: non pervenuto … proprio non capisco come è possibile che stasera non ci sia stato lo spazio per questo giocatore. Sembra che non sia un giocatore caratterialmente facile da gestire e che sia incostante nell’approccio alla partita, ma in una serata in cui Hawkins ha giocato 32 minuti combinando nulla e in cui Roma ha sofferto molto a rimbalzo sia in attacco che in difesa, non c’era posto per lui? Non ci credo.

Insomma che dire: forse è il caso di tornare sul mercato. Al momento questa non è una squadra che può giocare campionato ed eurolega con una panchina così corta.
Credo che si debba cercare principalmente un play di esperienza, mentre se non si vuole guardare un centro di peso, in attesa del ritorno di Daniels, Repesa dovrà far ruotare meglio tutti i giocatori a disposizione.

Rieti ha una bella squadra, formata da giocatori con buone potenzialità e con tanta voglia di dimostrare, inoltre fisicamente forti (corrono tanto, come arriveranno a fine stagione?). Segnalo principalmente il play Finley (20 punti, 8 assist) e Sow, centro roccioso (18 punti, 14 rimbalzi).

Concludo facendo i complimenti ai tifosi rietini che stasera erano in grande quantità, sembrava di giocare in trasferta. Questo dovrebbe far riflettere la dirigenza di Roma, forse la scelta dei prezzi dei biglietti è da rivedere se si vogliono vedere più tifosi al palazzetto.

venerdì 26 ottobre 2007

Nba Preview: New York Knicks

E così mi tocca esordire sul blog dell'amico Andy. Più che altro mi ha ordinato di iniziare a scrivere e di presentare una squadra Nba...una a caso però! Guarda caso la mia squadra del cuore e la squadra che lui odia:-)
Bando alle ciance, si passa dal Nortwest della rinnovata Seattle all'Atlantico dove troviamo i soliti New York Knicks.
Direi che l'estate dei Knicks è stata molto movimentata ma non per un mercato ricco di sorprese bensì per i guai giudiziari del GM/Coach Isaiah Lord "Zeke" Thomas.
Thomas è stato riconosciuto colpevole di molestie sessuali ai danni dell'ormai famosa Anucha Browne Sanders, ex-giocatrice e all'epoca dei fatti dirigente dei Knicks. A quanto pare il buon Zeke manifestava verso la Sanders a momenti alterni amore (indesiderato) e ripetuti insulti verbali.
Tutto ciò è costato la modica cifra di 11,6 milioni di dollari di risarcimento per la Anucha, ma la grossa novità è che non pagherà l'autore dei fatti bensì la società che controlla il Madison Square Garden imputato di essere il responsabile di tale situazione. Un bel gruzzoletto, 3 milioni di dollari, invece dovrà sborsarli James Dolan, proprietario dei Knicks e della famosa CableVision, forse imputato solo di essere così stupido di avere Zeke come GM :-).
In tutto questo, la Sanders è stata a sua volta accusata di aver agito per conto di Zeke, offrendo le ballerine dei Knicks ai direttori di gara, si si avete capito bene....
Belle storie dunque a New York!
Ora che mi ricordo, però, questo post partiva con l'intento di parlare di basket vero? Ah si, "palla a spicchi mon amour....", ora ricordo.
Bene, i Knicks hanno portato a termine subito dopo il draft 2007 una trade con la quale hanno portato al Garden l'ala grande Zach Randolph, la guardia Fred Jones, lo swingman Demetris Nichols, il play Dan Dickau in cambio dell'ala grande Channing Frye e dell'ex giocatore Steve Francis.
Diciamo che è stata una trade "scarica-barile", Dan Dickau è stato prontamente tagliato ed è stato firmato dai Clippers (dove ha giocato finora un'ottima preseason), Demetris Nichols è stato tagliato proprio stanotte, Steve Francis è stato tagliato un attimo dopo l'ufficializzazione della trade dai Blazers.
I Knicks indubbiamente hanno preso un talento offensivo non da poco, Zach vicino a Eddy Curry formerà una discreta coppia di lunghi ad Est.
In posizione di play troviamo Stephon Marbury, ah si Stephòn! Anche la sua estate è stata discretamente folle. La star del Football Americano Michael Vick è stato arrestato perchè aveva come divertimento la lotta dei cani, "manifestazione sportiva" che si teneva nella villa della Star.
Bene, il buon Stephon il giorno dopo si è dichiarato solidale verso Vick definendo la lotta tra cani appunto una "manifestazione sportiva", per poi doversi smentire il giorno dopo.
E vogliamo parlare della famosa trasmissione sportiva durante la quale Stephon, con tanta delicatezza, rispose alla telefonata sul cellulare da parte della moglie!? Ah si! La famosa moglie di Starbury, la donna della sua vita che a quanto pare lo porterà presto in Italia a giocare perchè è nel BelPaese che la donna vuole vivere! Secondo voi perchè a New York ormai lo chiamano Beckbury...!?
Il cambio di Stephon è un giocatore che a me piace, tale Mardy Collins, l'autore della rissa dell'anno scorso con i Nuggets, in particolare con Carmelo Anthony. A prescindere da questo è un play ordinato e che difende duro.
Un altro falso play è Nate Robinson che è una guardia naturale nel fisico di un mini play. Mediamente giocatore da circo ma con grandissime doti offensive. Il buon Nate ha dichiarato che questo è l'anno della svolta, il punto è che non si è capito per chi!
Nello spot di guardia troviamo Jamal Crawford, autore di una pessima preseason finora e Fred Jones che ha ricevuto l'ultimo posto tra i 15 in squadra.
Tra lo spot di guardia e ala piccola rientra (finalmente) Quentin Richardson, a quanto pare senza più dolori alla colonna cervicale. Ho sempre pensato se questo ragazzo fosse tornato in forma avrebbe potuto fare ottime cose, il problema è che tra Marbury, Crawford e Zach vedrà ben pochi palloni...
In ala piccola troviamo uno dei beniamini del Garden: Renaldo Balkman! Un giocatore mediamente mediocre offensivamente, ma oserei definirlo un Mason Rocca. Per chi non conosce "il Sindaco" va detto che Renaldo è un giocatore energico, difensore e che si butta sempre su tutti i palloni, dunque il contrario dell'80% dei suoi compagni di squadra:-) Balkman però rimarrà out fino alla fine di Novembre perchè in preseason si è rotto una mano.
Gli altri giocatori in questo spot sono : uno dei tanti strapagati di NY, Jared Jeffries e il rookie sopravvissuto Wilson Chandler.
Due difensori prima che attaccanti, due giocatori senza tiro, due ali a metà tra lo spot di 3 e di 4, due doppioni come tanti nella squadra NewYorkese. Comunque c'è da dire che in preseason Wilson Chandler ha fatto ottime figure in difesa contro ogni SF che ha incontrato.
Sotto canestro troviamo i già citati Zach Randolph ed Eddy Curry che partiranno in quintetto nello spot di Ala Grande e Pivot e i backup, David Lee, vero idolo di questi Knicks, oserei dire di più: il simbolo del passato dei Knicks. Un giocatore sottodimensionato che avrebbe potuto lottare sotto i tabelloni dei Knicks campioni degli anni '70. Giocatore come pochi, dunque Zeke lo scambierà presto :-)
Per il resto troviamo: Randolph Morris, sophomore da Kentucky. Talento, ma sempre sovrappeso e con poca etica lavorativa (e con già 3 denuncie sulle spalle in un anno di NY), Jerome "Sexy" James che ha trovato altro da fare a NY (come dice il suo Nick) dopo aver "rubato" un contratto da 6 milioni di dollari l'anno per altri 3 anni, e Malik Rose arrivato a NY dagli Spurs in cambio di Nazr Mohammed. Peccato che anche lui, oltre ad essere scarso, è strapagatissimo ed è uno dei motivi per cui i Knicks sono sempre abbondantemente sopra il cap.

Dopo tanto parlare, che stagione sarà quella dei Knicks?
Bè direi da 4° posto nella "Atlantic", i super-rivoluzionati Celtics, i Raptors e i Nets li vedo ancora superiori ad una squadra che avrà tante difficoltà a trovare la chimica ideale per vincere le partite, a meno chè....la Nba non consenta di giocare con 4 palloni....

giovedì 25 ottobre 2007

Il Monday Night che più ci piace

E' quello che insieme ad un gruppo di altri appassionati io, coach G. e Darknight disputiamo tutti i lunedì nel complesso sportivo di San Paolo in Roma.

In contumacia Darknight è andato in onda il terzo episodio stagionale. Sul campo, la tradizionale divisione "chiari" e "colorati". I Chiari schieravano il seguente quintetto: il sottoscritto, ai più noto come Il Figlio Illeggittimo e Non Riconosciuto di Mark Price, Andrea "Rodman" Spadaccino, "Jason Kapono" Coach G., "Never Nervous" Paolo e "Shaq" Guido. Sull'altro versante, "Jason Kidd" Stefano, "E' sempre fallo quando vado dentro" (di cui non ricordo il nome), "Motown" Ostia, "Larry Bird" Massimo e le due torri "Bill Walton" Giampiero e "Moses Malone" Paolo .

Dopo un inizio sofferto, guidati da Ifimp i chiari hanno preso ritmo in attacco, rosicchiato il vantaggio iniziale dei coloured e condotto la tenzone sui binari a loro più congeniali, vincendo tutte e tre le minipartite a 20 punti. Sugli scudi, oltre ai soliti Shaq e Rodman, un Coach G. a tratti impasticcato ma che ha regalato l'Highlight della serata. Spalle a canestro contro Motown, raddoppiato dalle chele di Walton, Kapono ha trovato un assist no look che ha completamente turbato la difesa avversaria. Non potendosi esimere dal completare questo capolavoro, Ifimp ha messo da parte le sue consuete cappellate e appoggiato a tabellone per due comodi punti.

Standing Ovation x Coach G!!!!!

Da ricordare l'arcigna difesa che ha impedito a Bird di regalare al folto pubblico pagante (anche oggi registrato il consueto nessun posto esaurito) il suo consueto repertorio di implacabili jump shots. Da dimenticare l'insensata decisione di disputare gli ultimi dieci minuti a uomo, che ha trasformato la partita in un'imbarazzante barzelletta. Nella quale si è distinto come spesso gli accade Ifimp che barcollando come Andy Cap dopo una delle sue mitiche sbronze si è prontamente trascinato negli spogliatoi lasciando i compagni in braghe di tela.

Nel mezzo, bene Never Nervous, come al solito a suo agio nel ruolo di "provo il tiro dalla lunga anche in contropiede tre contro uno" mentre i Coloured hanno sofferto dei meccanismi inceppati sull'asse Walton-Bird e una serata al tiro storta di Kidd.

venerdì 19 ottobre 2007

Around the world: Majo picchia Hackett?

Ragazzi, che brutta disavventura! Daniel Hackett ha riportato la frattura della mandibola e dell’osso del mento e ora è costretto a portare una maschera di ferro a proteggerlo per almeno un mese. Secondo i dirigenti di USC, l'infortunio è occorso durante un'azione di gioco in una partitella senza allenatori, ma voci di corridoio dicono invece che il povero Daniel sia stato selvaggiamente aggredito dalla nuova stellina OJ Majo al termine di un diverbio.

Addirittura sembra che il primo responso medico, a causa delle fratture multiple, parlasse di carriera a rischio. Hackett non può parlare né mangiare normalmente e ha perso 11 chili.

giovedì 18 ottobre 2007

Nba preview: Seattle Sonics

Inauguro uno spazio dedicato alle previsioni per il prossimo campionato Nba, ai nastri di partenza con tre partire il 31 ottobre. Avrei dovuto dedicare la prima preview ai miei amati Lakers, ma sono convinto che questo sarà l'anno del disastro e della partenza di Kobe, quindi x ora attendo prima di "mettere le mani" sui lacustri. Inoltre i sonics mi stanno simpatici e molti dicono Seattle sia più bella di L.A. Io non le ho ancora visitate di persona ma intendo fidarmi. E poi nella città della pioggia hanno girato quella commedia con Tom Hanks e Meg Ryan che adoro....

L'anno scorso è stata magra, molto. Ultimissimi nella Northwest Division con 31 vittorie a dispetto della presenza di Ray Allen, poi volato sulla costa Est ad abbracciare un'altra causa "verde" (e non intendo aggiungere altro...). Persi "Jesus" e il sopravvalutato Rashard Lewis (in my humble opinion a Orlando si pentiranno di tutti quei $$$$$ elargiti), i Sonics ripartono da due giocatori molto promettenti, Kevin Durant e Jeff Green.

Del primo ho visto un paio di partite al college (Texas) e mi piace moltissimo. Non mi farei fuorviare dall'esito discutibile dei test atletici sostenuti nei giorni del draft. Al di là che tutto oggi riceve un'esposizione mediatica morbosa e spesso inutile, per me il baloncesto resta sport di tocco prima che di muscoli. E lui di tocco ne ha. Gran tiro, molto agile, forse poco amante dei viaggi a canestro anche per la struttura esile, ma ala piccola di alto livello. Sempre che non vogliano farne un'ala grande (follia) e lasciando da parte i vari paragoni (Marion) che oltreoceano vanno di moda anche prima che uno dimostri di saper giocare.

Si dicono ottime cose di Green, prodotto da G'Town. Paragonato a Pippen (ci risiamo...), ho potuto osservarlo alle SL: per quel livello di competizione mi è sembrato molto tosto. Guardando al resto della squadra, non mi dispiace il bistrattato Ridnour, che ha mani creative da play anche se scelte ogni tanto bizzare. Semmai il suo stile di gioco non credo sposi la filosofia tecnica di coach PJ Carlesimo, cui gli anni con Popovich non possono non aver rafforzato i modi da sergente di ferro e un credo tecnico non troppo entusiasta delle "invenzioni" scuola Jason Williams o simili di cui il rosso mi sembra infatuato.

West e Szczerbiak assicurano punti al reparto esterni (ma chi difende?), e i lunghi porteranno legna tra Kurt Thomas, Wilcox, Collison e i giovani Sene e Petro. Anche se le mie speranze sono tutte risposte sul mitico Robert Swift. Li allena un duro e puro, PJ Carlesimo. Vediamo se lo strangolano anche qui...

Pronostico: non penso possano fare i playoff, ad Ovest 7 posti sono praticamente già assegnati, a meno di indovinare tutto e infilarsi nelle crepe eventuali di qualche squadra più attesa (Lakers magari?). Al tempo stesso, non credo possano fare molto peggio di squadre come Sacramento, Clippers, Memphis e Minnesota come invece leggo quà e la. Dico quarti nella Northwest, davanti a Minnesota, con possibilità di incalzare Portland.

Rotazione

PG - Ridnour, West, Watson
SG - Szczerbiak, Green (?), West, Wilkins
SF - Durant, Green, Gelabale
PF - Wilcox, Thomas, Green
C - Collison, Petro, Swift, Sene,

Arrivi: K.Durant (draft, n.2), J.Green (draft, n.5 di Boston, poi trade), W.Szczerbiak (Boston, trade), D.West (Boston, trade), K.Thomas (Phoenix, trade)

Partenze: R.Allen (Boston, trade), G.Davis (Boston, trade), C.Landry (Houston, trade), R.Lewis (Orlando, trade), A.Brown (Memphis, free agent)

Curiosità: hanno in Sam Presti il general manager più giovane della Lega, forse di tutti gli sport professionistici. Ha solo 30 anni, sob!. Tra gli assistenti allenatori risulta anche uno dei miei giocatori preferiti di sempre, il tedesco Detlef Schrempf, che vive da quelle parti (mi pare a Portland).

Un saluto ai nuovi arrivati

Saluto in rigoroso ordine alfabetico l'ingresso nel blog di Ennio, Genny, Paola e Rob. Aspetto a breve l'arrivo di "Danny Fortson" Biagio e di Andrea. Valuteremo tutti insieme se allargare in futuro il gruppo.
Intanto, conto di leggere presto i vostri contributi.

Nei prossimi giorni cercherò anche di parlare del recente Nba Live Tour e del momento del basket italiano ed europeo, argomento che secondo me merita qualche riflessione.

Il tallone di Ron


Altro non trattasi che della sindrome che ha impedito alla mia carriera Nba di esplodere secondo le attese dei principali osservatori.
Ebbene si, in pochi lo sanno ma tra gli italiani che avrebbero potuto (Meneghin, Binelli, Morandotti) o hanno avuto una carriera nella Lega per eccellenza (Rusconi, Esposito, il Mago e Beli) c'è anche il sottoscritto ed è una storia che vale la pena di raccontare.

Anno di grazia 1987, settimo giro del draft. E si, soltanto due anni più tardi la Nba restringerà le selezioni dei migliori prospetti a due giri, o rounds come si dice da quelle parti. Gli amati L.A. Lakers devono spendere l'ultimissima chiamata di quella edizione delle scelte. Siamo al pick n.161. I lacustri, reduci dal trionfale successo finale a danno degli arcirivali Celtici (4-2 con il sesto sigillo a domicilio irlandese), hanno già puntato le loro fiches su Willie Glass, Ralph Tally, Kenny Travis e Frank Ford (ma uno di questi ha mai giocato nella Nba?) ma hanno ancora un ultimo tentativo da spendere per pescare il jolly destinato a prolungare la loro dinastia. I saloni che hanno ospitato l'annuale evento sono ormai vuoti. Sulla tolda di comando i dirigenti gialloviola hanno preparato l'ultimo colpo in canna: il sottoscritto, che ha già messo a ferro e fuoco il campionato pulcini del Camerun e stravinto i tornei rionali al complesso Domenico Fontana.

Giovane prospetto di 14 anni che per amore dell'amata franchigia californiana ha inviato la lettera di intenti non con il nome e cognome di battesimo, bensì con un nome falso, usato per la registrazione in una bettola ai margini di Beverly Hills, all'ovvio scopo di depistare le altre squadre e permettere a Magic e compagni di averlo a disposizione al momento giusto (il pick 161 per l'appunto): Ron Vanderschaaf.
172 cm. di velocità e precisione, un tiro che fa impallidire Bird, uno stile dal basso che fa di Rick Barry un povero dilettante. Con un solo neo: il tallone. Si, quel maledetto tallone sinistro infiammato h24 che impedirà al nostro, dopo una trionfale apparizione al camp estivo di Magic (ehi ragazzo, tu si che sai come si passa la palla mi disse Earvin durante una partitella...), di scendere in campo da professionista e lo costringerà ad un prematuro ritiro....

Il tallone di Ron.
Vita vissuta gente, mica storielle da bar....

NB: Per la cronaca Ron Vanderschaaf è stato effettivamente scelto in quell'edizione del draft con il pick n.161 dai Lakers. Centro di 6-8 (202 cm.), reduce da quattro brillanti stagioni a Central Washington, l'ultima a 17.4ppg+8.4rpg. Secondo la Total Basketball Encyclopedia non ha disputato una singola partita da professionista. Nessuno degli altri giocatori scelti dai Lakers quell'anno (li ho citati in precedenza) ha mai disputato una singola partita nella Nba...

Basket, basket....e per favore ancora basket

Era tanto che pensavo di dedicare al basket uno spazio che non fosse solo personale ma aperto a tutti. Come sanno i miei amici più cari, ad averci tempo ci sarei arrivato prima.....ma tant'è, l'importante è il viaggio piuttosto che l'approdo :-)

Nelle mie intenzioni vorrei fare di palla a spicchi un luogo dove raccontare il basket in allegria, magari con qualche spunto di riflessione interessante, ma senza prosopea e con la certezza che l'opinione definitiva non esiste. Il basket non l'ho inventato io, ma del basket sono follemente innamorato come lo sono i compagni che decideranno di condividere questa avventura.

Del basket, me ne sono innamorato per caso. Del resto lo sono tutti gli innamoramenti. Un giorno vedi una ragazza per i corridoi di un Liceo (di Napoli, quartiere Vomero) e per qualche motivo sai da subito che il tuo cuore batterà per lei ogni volta che incrocerai il suo sguardo. A 34 anni come a 15. Così un giorno vedi per caso una partita di basket, delle maglie verdi contro delle maglie viola con righini gialli e sai che il tuo cuore sportivo è andato per sempre.

Di basket mi piace parlare in tutte le salse. In questo spazio ci sarà posto per tutto ciò che è basket: commenti, notizie, previsioni, racconti, anche polemiche. Senza urlare, senza far rumore. Nel rispetto delle opinioni altrui e senza offesa per nessuno [tranne Garri ovviamente... :-) Luca perdonami, sei un ottimo giocatore ma a Roma non siamo riusciti a vedere il meglio di te ].

Non fatevi ingannare dalle "notizie serie" o presunte tali. Sono un modo per parlare di basket, ancora di basket e sempre di basket. A dispetto del mio background professionale, non ho intenzioni di mascherare da blog un sito pseudo-giornalistico.

Lo spazio più vero , quello dove sono sicuro daremo il meglio di noi sarà ovviamente quello riservato alle nostre storie. Dalle partite viste in curva, alla tv, ascoltate alla radio, a quelle giocate sui campi. Raccontiamo il basket per raccontare anche un pezzetto di noi stessi.

Perché quella palla a spicchi, quando rotola, quando leggera si libera nello spazio per concludere la sua parabola in un canestro, ci farà sempre battere a mille il cuore.

E come diceva sempre un tale che noi tutti conosciamo, vedete com'é il basket...