mercoledì 2 dicembre 2009

Ecco perchè oltre ai Warriors qualcun'altro preferisce mandar via Toti...

Da Il Romanista

«Caro presidente, io l'ho fischiata e le spiego perché »
Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta di un abbonato deluso della Virtus indirizzata al presidente Claudio Toti.
Ingegner Toti, mi permetto di scriverle qui perché non ho modo né voglia di provare ad intercettarla altrove. Sono un tifoso della sua squadra. Quando ho visto la prima partita, io avevo otto anni e lei neanche l'idea di cosa fosse il basket. Ho scaldato il seggiolino del Palaeur per ventitré anni passando da un Larry Wright stagionato ad un ferro di Avenia, da una retrocessione a Reggio Calabria ad un applauso per Bodiroga, da Capone a Parker con "amore, pazienza" e dignità. Quella che domenica è definitivamente morta. Non rappresento nessuno ma solo me stesso, senza arroganza ma con la voglia, contornata di tristezza, di spiegarle perche domenica l'ho fischiata. Io l'ho fischiata perché sembra insensibile alle delusioni della sua tifoseria. Sono libero di non venire più, dato che lo spettacolo non mi aggrada, potrà pensare lei. Vero. Ma fossi in lei almeno mi porrei la domanda del perché diversi abbonati storici non hanno rinnovato, del perché i seggiolini bianchi del palazzo sono sempre di più, del perché gente come me magari si nasconde in casa con la radio accesa, manifestando con l'assenza il dissenso. Ogni posto vuoto è una sua sconfìtta. A Roma solitamente nel basket chi non è d'accordo non alza la voce: fa altro. E altro lo stanno facendo in molti. Sarebbe un falso storico dire che la gente viene al Palaeur solo se si vince. Per favore consulti gli almanacchi. lo l'ho fischiata perché in questi anni di presidenza ho visto abortire numerosi "progetti". E'inutile che le faccia l'elenco perche' immagino che se li ricordi. La costante è sempre stata che decisioni discutibili si sono poi verificate errate. Senza entrare nello specifico è possibile leggere sempre di crescita. Trofei e progetti e poi vedere che negli anni i più grandi nomi sono sempre scappati da qui (Repesa. Pesic. Bodiroga...) e gli obiettivi non sono stati centrati.E' possibile non avere un professionista in società? Perché ho un commercialista come GM, un noto faccendiere di basket come addetto marketing e un vice allenatore come capo allenatore? Sia chiaro, io non fischio Gentile perché casertano. Lo fischio per quello che (non) mi fa vedere in campo. L'amarezza subentra perché ciò, come tante cose in passato,era prevedibile:se uno ha nel curriculum solo un esonero in Legadue e il peggior risultato da anni a questa parte a Roma, come fa a guidare una squadra di Eurolega?Non fa. E si vede. Io l'ho fischiata proprio perché sfiancato da decisioni come questa. In nove anni i fatti le hanno dato torto. E la sconfìtta più grande, le ripeto, non è che Siena, Treviso, Bologna, Napoli e Avellino hanno riempito la bacheca e noi no.Lasconfitta vera è il numero sedie che lei legge alla voce "spettatori paganti" ogni domenica. Non pensa che magari non hanno torto loro a starsene a casa? Sbagliare è umano ma nove anni dì errori sono diabolici: la sensazione è che in società non si riesca ad imparare dagli errori.E la colpa è sempre degli altri. L'umiliazione definitiva è arrivata quando il mio presidente ha urlato al complotto arbitrale dopo essere stato preso a pallonate dalla potente Biella. Io l'ho fìschiata perchè in nove anni di amarezze lei è l'unica costante. Sono passati allenatori, vice, giocatori, GM, direttori sportivi. Abbiamo anche cambiato campo di gioco. Stessi risultati. L'ho fischiata perché un suo eventuale abbandono non mi spaventa. Roma non è mai stata senza basket. Chi anni fa ha trovato lei, che di sicuro non era "in fìla" per comprare la società, troverà qualcun altro, magari con meno soldi ma con più organizzazione. E se dovessi tornare a lottare a centro classifica (ma oggi dove sono?), pazienza. Basta farlo con orgoglio e dignità. Tutto ciò che le scrivo non è condito da rabbia né da livore. Ormai hanno lasciato il posto alla rassegnazione. Spero almeno che queste righe servano a far si che lei non possa distorcere né strumentalizzare cosa c'è dietro ai miei fìschi. Se poi, in una botta di umiltà, si ponesse almeno degli interrogativi, allora sarebbe un gran successo.
Sebastian Perini abbonato settore A7 fila I posto 11


Che dire?
Non condivido il fatto che la cacciata di Toti sia necessaria nè che sia la panacea di tutti i mali, ma la lettera spiega molto meglio delle interviste e slogan dei Warriors perchè alcuni arrivino ad augurarsi un cambio di società.

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